Data Evento
29 Novembre ore 21
traduzione e adattamento
Laura Sicignano e Alessandra Vannucci
Con
Sebastiano Lo Monaco e con Lucia Cammalleri, Egle Doria, Luca Iacono, Silvio Laviano, Simone Luglio, Franco Mirabella, Barbara Moselli, Pietro Pace
scene e costumi
Guido Fiorato
musiche originali eseguite dal vivo
Edmondo Romano
luci
Gaetano La Mela
produzione
Teatro Stabile di Catania
regia
Laura Sicignano

All’indomani di una guerra civile, Creonte re di Tebe deve riportare la pace tra le macerie attraverso un editto: il sovrano condanna a rimanere insepolto il cadavere di Polinice, uno dei fratelli contendenti. Creonte come nuovo regnante è consapevole che il suo dovere ora è sancire il confine tra vincitori e vinti, tra buoni e cattivi, scrivendo la Storia con la Ragion di Stato e sradicando ogni possibile focolaio di ribellione. Si oppone a queste leggi una giovane, Antigone, senza odio personale, in nome di un giustizia umana che precede e supera le leggi. Antigone è la diversa e l’eccezionale: come figlia di un incesto, per il destino di profuga a cui la condanna il padre cieco Edipo, per essere sorella di due fratricidi, per la forza della sua ribellione femminile. È lei a scatenare il conflitto irrisolvibile con Creonte, ponendosi perciò in pieno nel destino tragico che ha contrassegnato la stirpe dei Labdacidi. La pietas di Antigone la pone ora come estranea alle leggi della città, in diretto contatto con le leggi degli dei e dei morti. Madonna pagana piangente sul corpo del fratello, celebra il rito e diventa pericolosamente anarchica. Creonte e Antigone si fronteggiano in enormi solitudini, a costo di perdere ogni felicità.