con Neli Pluchino, Grazia Tidona, Carmelo Pace, Nino Ruta, Silvana Cassarino, Margherita Sortino, Ernesto Guerrieri
regia Saro Spadola
compagnia teatrale Controscena
La commedia scritta negli anni 20 da Antonio Russo Giusti fu un cavallo di battaglia di Tommaso Marcellini e del grande Angelo Musco che ne fece anche il film. Tutta la storia della commedia gira attorno ad una eredità che lo zio canonico lascia ai cugini Favazza. Don Antonio crede che l’erede è lui. All’apertura del testamento scopre che dovrà distribuire palazzi, terreni e soldi, in definitiva resta solo con gli occhi per piangere. Maledizioni, sfracelli, il quadro dello zio in cantina, e quando la povertà sembra l’unica strada possibile arriva il Vicario Chiarenza che porta due libretti bancari con una somma sostanziosa. Tutto sembra volgere per il meglio e la ricchezza è a portata di mano ma... la sfortuna si accanisce ancora con Don Antonio. Il finale è ricco di sorprese ed è tutto da vedere.